29 maggio 2004, TORNEO SENZA CONFINI a Pinarella

UN TORNEO DA FAVOLA

Romanzesca vittoria dell'AFATEAM nell'abituale kermesse primaverile: partiti in salita con due sconfitte, i gialloblù hanno reagito con grinta vincendo 4 partite di fila che sono valse il secondo posto in classifica dietro alla solita Tersillo F.C. E in finale...

E' PRIMAVERA inoltrata quando arriva la notizia che il patron Paganelli non riaprirà il "Giardino d'Estate" finchè non avrà risolto inaspettate beghe giudiziarie che lo coinvolgevano come parte lesa. Calcisticamente parlando, il fiasco nel "Senza Confini" dell'anno scorso era stato compensato dal brillante 2° posto al Torneo del "Giardino", mentre dal punto di vista logistico, l'AFATEAM si vedeva costretta a traslocare al "Parco 5 Pini" di Pinarella, consigliato da Filo. Il progetto del manager Lorre è chiaro fin dall'inizio: grazie alla (pur sempre sofferta) disponibilità dei Fritti Misti, capitanati da Fede, i gialloblù (ebbene sì, dopo 6 anni e 4 maglie diverse, si tornava all'antico...) per la prima volta affrontavano una serie di amichevoli preparatorie allo scopo di cementare l'affiatamento e testare singolarmente, assieme al blocco abituale (Missi, il Lepo, lo stesso Lorre...), i giocatori capaci di realizzare l'agognata impresa, la vittoria al "Senza Confini": Panini e Borri (poi andato come l'anno scorso a rinforzare i suoi amici vignolesi), il ristabilito Pudro, il Capitano (forte dell'esperienza bolognese con la GIN Malesani), Lombini e Rosaldi, questi ultimi al debutto nella sfiancante maratona organizzata con il solito entusiasmo da Roberto Valenti, l'uomo più bello del Canton Ticino.

IL TORNEO "Senza Confini" 2004 si annuncia incerto e avvincente: l'AFATEAM si presenta con una squadra competitiva ma priva del funambolo Saverio, ritenuto da Lorre e non solo indispensabile per ambire alla vittoria. In compenso, il Capitano porta con sè un altro alfiere della GIN, il bomber Steve, più alto, potente e meno tecnico dell'illustre assente, ma con ottime credenziali. I gialloblù dovranno vedersela con avversari di qualità: dai vignolesi campioni in carica ai soliti Helvetia Mosaico e Tersillo F.C., ma la sfida più sentita sarà senz'altro con la nuova squadra di Ale, Gennaro e Vincencao che, dopo aver scritto pagine di storia dell'AFATEAM, difendono ora i colori dell'F.C. Attila (con tanto di foto di Abatantuono sulle magliette). Per finire, è ancora Missi a risolvere il dilemma del portiere: da San Severino Marche, ecco il suo amico Franz, all'esordio assoluto. Parerà ?

REGOLAMENTO:
Formula del Torneo: girone unico all'italiana a 7 squadre (6 partite per squadra), poi finalissima tra le prime 2 classificate
Partite: 2 tempi da 15 minuti (in finale, 2 tempi da 20 minuti)
Punteggio: vittoria 3 punti, pareggio 1 punto, sconfitta 0 punti
In caso di parità in classifica si guarda: 1) lo scontro diretto, 2) la differenza reti

IL SORTEGGIO ci mette subito di fronte l'Helvetia, grande e amatissima rivale che dal 2000 abbiamo battuto solo una volta in cinque partite. L'AFATEAM parte bene, si porta sul 2-0 grazie a Rosaldi e Lombini e sfiora ripetutamente il terzo gol. E' proprio la troppa sicurezza che ci frega: i nostri errori sotto porta e il cupo riecheggiare degli sputi e dei rantolii del Pudro in panchina (sembrava stesse lottando con un'entità demoniaca che si era impossessata di lui o, semplificando, con un indefinito groviglio intestinale), sono il preludio all'inatteso crollo: Franz non para granchè e gli svizzeri (rimarrà nei nostri cuori, comunque, l'ingresso in campo del "figo del Canton Ticino" con tanto di liscio immediato) si impongono per 4-2, provocando uno sfogo isterico di Panini, imbufalito per la rimonta subita e la nostra incapacità di proteggere tatticamente il vantaggio.

IL MODULO tattico è oggetto di grandi discussioni. Nella seconda partita, che ci vedrà opposti alle vecchie conoscenze riminesi della Tersillo F.C., il Capitano e Lorre (manco fossero la coppia di allenatori della Svezia, "Lorrerberg" e "Largerback"...) puntano sul "modulo GIN", il rombo, accantonando il tradizionale "due-due": è il momento di Steve, ma il bomber della GIN non si trova a suo agio e non riesce ad esprimersi al meglio. La forza degli avversari fa il resto: per l'AFATEAM è una vera debacle, 2-7, con il loro portiere che dimostra una sicurezza invidiabile (para anche un rigore a Lombini) e la nostra disarmante fragilità difensiva che concede di tutto e di più agli scatenati riminesi. Due partite, due sconfitte brucianti e qualche crepa nello "spogliatoio": si dice che Franz non sia esente da colpe e che Steve non sia all'altezza del rimpianto Saverio. Solo il Pudro offre segnali positivi: sembra sentirsi meglio e appena entrato in campo ha segnato sussurrando: "ci voleva tanto ?". Sembra comunque tutto finito per l'AFATEAM, che deve ancora vedersela con avversari temibili come i vignolesi e la squadra di Vincencao.

SALVARE la faccia e la dignità: questo diventa ora il nostro obiettivo primario: Lorre rincuora Franz, mancano ancora 4 partite e bisogna fare del nostro meglio, per non avere rimpianti e non sbracare. Si gioca contro gli Ingegneri Chimici di Dodo, amico del Capitano, ma anche in questo caso l'AFATEAM appare contratta, incapace di esprimere le sue potenzialità. Con la partita bloccata sul pareggio, alla fine del primo tempo arrivano nelle mani del manager alcune pastiglie vitaminiche, passategli sottobanco dall'ineffabile collega svizzero Roberto, subito distribuite alla truppa, spacciate per doping e assunte sulla fiducia. Come per magia, la squadra nella ripresa mostra nuova vitalità e all'ultimo minuto grazie a Lombini (tripletta per lui) realizza il 3-2 che vale la prima sospirata vittoria e una bella iniezione di fiducia.

COME SE NON BASTASSE la partenza in salita nel torneo, durante la pausa pranzo (adeguatamente sfruttata da alcuni gialloblù per allenarsi e dal Capitano per sfamarsi) il Lepo, smanioso di giocare, mette fuori uso Franz con una cialtronesca bordata terra-aria che lo colpisce il piena faccia e lo spedisce in infermeria alle prese con le lenti a contatto. Sarà quindi l'aitante pistoiese a difendere la porta dell'AFATEAM contro l'Edelweiss, la squadra di Mattia e Zoli, che vanta le due punte più forti del lotto e sta disputando un bel torneo (arriverà terza) alla faccia dei propositi del suo... nano-capitano ("porterò una squadra-gag e farò marcare Missiroli dall'uomo-gag Francesco..."). La partita è difficile, il Lepo nel primo tempo subisce un gol da posizione impossibile poi si riscatta mettendoci più di una pezza, prima di lasciare il posto nella ripresa al redivivo Franz, ma l'uomo della provvidenza questa volta è il Pudro, che parte riserva e con saggia semplicità realizza tre gol (5-2 il risultato finale), mentre in panchina l'euforia per aver rialzato la testa si alterna ad esilaranti messaggi subliminali del Lepo e Missi all'indirizzo di Lorre, reo di non utilizzarli troppo: indimenticabile e pittoresco il lancio della maglietta di Missi al manager per protesta. Verrà anche il suo momento.

LA SQUADRA è fatta: Lorre ha raggiunto la quadratura del cerchio schierando il Capitano e Panini davanti a Franz e il Pudro (in turnover con l'eclettico Rosaldi) a sostenere le sfuriate di Lombini in attacco. Il Lepo, che in cuor suo come tutti vorrebbe essere utile alla squadra, si lamenta col manager, che lo esorta a non fare polemica proprio ora e gli riporta l'esempio di Steve, accantonato dopo due partite ma rimasto tranquillamente a disposizione. I gialloblù hanno vinto le ultime due gare, è vero, ma c'è la serpeggiante convinzione che fossero le uniche possibili da vincere, siccome i prossimi avversari sono i Cazzeggio e l'F.C. Attila. C'è da dire che i vignolesi campioni uscenti (privi del bomber infortunato, al seguito con tettona) sembrano sottotono rispetto all'anno prima: occorre sfruttare la loro fragilità difensiva e stare attenti dietro. Detto, fatto: l'AFATEAM disputa una partita perfetta e dilaga nel primo tempo grazie all'incontenibile Lombini (tripletta) e ad un Panini sempre più convincente in difesa a fianco del classico Capitano. Nella ripresa c'è gloria e riscatto anche per Steve (due gol e un sicuro punto di riferimento davanti), il sempre bravo Rosaldi e Missi, che da vero bomber entra, segna ed esulta saltando addosso al manager Lorre come nelle migliori occasioni.

INASPETTATAMENTE, dopo il 7-4 rifilato ai vignolesi, siamo rientrati in corsa per la finale. Nessuno avrebbe scommesso un euro sulla mesta AFATEAM rimontata e bastonata delle prime due partite, ma questo gruppo, oltre a innegabili ed evidenti doti tecniche, sa lottare e soffrire, senza mai mollare. Ora ci attende l'ostacolo più duro da superare: la squadra degli ex Ale, Gennaro e Vincencao, come noi in lotta per la finale. Facendo una mano di conti, siamo obbligati a vincere, mentre in teoria all'F.C. Attila potrebbe bastare anche un pareggio. Ma non è la sfida giusta per fare calcoli: bisogna gettare sul campo cuore e orgoglio per dimostrare che chi ha lasciato la strada vecchia per la nuova ha sbagliato. La tensione è palpabile, Lombini ha preso una botta ed è in dubbio fino all'ultimo ma alla fine ce la fa e la sua presenza si sente (doppietta). L'AFATEAM è concentrata e concede poco o nulla agli avversari, smorza gli attacchi e riparte alla grande, indirizza subito la gara dalla parte giusta e controlla ogni velleità dei talentuosi ex: era scritto che doveva finire così, ce lo siamo meritati, e la ripresa è una lunga attesa del sospirato "fischio" di chiusura: 5-2 per noi, siamo in finale !

COME IN UNA CELEBRE COMMEDIA, i gialloblù sono passati dall'Inferno al Paradiso. Lo hanno fatto nel modo più bello e gratificante: dopo una partenza difficile e un'esaltante rimonta. Anche il sole ha fatto breccia tra i nuvoloni del mattino e ora illumina il campo che sarà teatro della finale, quasi a festeggiare l'evento, la rivincita attesa da 2 anni. Nell'atto conclusivo sarà la Tersillo F.C. ad affrontare l'AFATEAM: i riminesi, dall'alto di una indubbia superiorità, hanno condotto la classifica fin dalla prima gara, perdendo solamente l'ultima a causa del turnover, a primo posto già in cassaforte. Tutto questo porta alla memoria il "Senza Confini" del 2002 a parti invertite: allora fummo noi a disputare un esaltante girone unico, prima di cedere in finale contro la Tersillo seconda classificata. La quiete prima della tempesta comprende un meritato relax al sole dopo 6 partite e 180 minuti allo spasimo, tante foto ricordo e qualche dubbio di formazione, sciolto alla fine da Lorre: Pudro in campo dall'inizio e Rosaldi pronto a subentrare. Squadra che vince non si cambia.

SI ENTRA IN CAMPO consapevoli che, pur sfavoriti dal pesante 2-7 incassato nel girone, in una finale può succedere di tutto: l'atmosfera è stranamente calma, ognuno cerca la massima concentrazione prima del via. Partiti, e il Pudro è subito in gol (alle volte il manager ci azzecca...). Quando si è in vantaggio, il tempo passa molto lentamente, la Tersillo comincia a macinare il suo gioco e a rendersi pericolosa, fino a stabilire la legge del più forte: in pochi minuti, i gialloblù, come in trance, incapaci di opporre resistenza, subiscono uno, due, tre gol. Poi il quarto, al grido di "la finale è mia !", da parte di un riminese. E il quinto, con il marcatore di turno che nemmeno esulta. Si va verso un'umiliazione ingiusta, brutto risveglio da un bel sogno. Lorre e Missi in panchina si guardano desolati, il manager non sa cosa fare, se non chiedere alla truppa di non mollare ancora. Il primo tempo si conclude così: AFATEAM uno, Tersillo F.C. cinque.

NON E' FINITA, "basta segnare 5 gol e vinciamo, 5 gol in 20 minuti si fanno, ragazzi". E' il Capitano, dall'alto del potere conferitogli dalla fascia, a spronare gli avviliti gialloblù a tentare un'improbabile impresa. Di miracoli ne abbiamo già fatti, ma a tutto c'è un limite, si pensa. L'AFATEAM che affronta il secondo tempo assomiglia ad un leone ferito, che si dimena con 5 frecce conficcate nel corpo ma che non vuole morire, si rialza e combatte fino alla fine. E' Panini il suo emblema: con grinta inarrivabile, il "raptor" di Vignola lotta su ogni pallone e dà il via all'inimmaginabile rimonta. Panini, rabbioso e volitivo, segna di nuovo poi è purtroppo costretto ad uscire per infortunio. In campo, i compagni seguono il suo esempio e si battono senza però trovare varchi come a inizio ripresa. La Tersillo, sentita puzza di bruciato, si è riorganizzata e, più fresca atleticamente, controlla ora la gara effettuando anche qualche sortita verso la porta di Franz. Dopo aver tentato la carta Steve, Lorre vede accanto a sè uno scalpitante Missi, e lo butta dentro. Il numero 6, riposato dalle numerose panchine, dà tutto quello che ha e la sua indomita vivacità è una scossa per l'AFATEAM, che segna ancora con Rosaldi, mentre Panini è rientrato in campo stringendo i denti (o digrignandoli...). Manca un gol solo per raggiungere il sospirato pareggio, "rimanete concentrati", urla il manager, ora bisogna crederci.

E' UNA GRANDE FINALE, le squadre si sfidano a viso aperto e i portieri diventano protagonisti: quello della Tersillo sa indubbiamente il fatto suo, e rintuzza più volte gli attacchi gialloblù, ma anche Franz col passare delle partite ha messo in mostra una sicurezza mai vista prima: merito della pallonata rigeneratrice del Lepo ? Tuttavia, in questo finale l'AFATEAM ha una marcia in più: è Lombini a segnare il gol del 5-5 che manda in delirio la panchina gialloblù e sgretola le certezze dei riminesi. E' come se si ripartisse da 0-0, ma sembra tutto già scritto, già deciso, così semplice a ripensarci per quanto invece si rivela sofferto e incredibile sul campo. Franz riscatta tutte le incertezze precedenti e salva il risultato almeno due volte, Lombini colpisce il palo, la sfida procede senza pause, le emozioni si susseguono. Manca un minuto alla fine quando il Capitano lascia la propria area e si porta in avanti: il Pudro lo vede e lo serve, il numero 11 tira senza pensarci e infila il pallone nell'angolino scoperto: è il pallone del 6-5, l'apoteosi. Una montagna gialla sommerge l'uomo d'ebano, che esulta buttandosi a terra, fra l'incredulità assoluta degli avversari, battuti sul filo di lana come noi due anni fa. Il tempo di vanificare l'ultima punizione della Tersillo e poi è finita: l'AFATEAM è CAMPIONE SENZA CONFINI 2004, dopo una memorabile rimonta.

Pochi attimi dopo il "fischio" finale: da sinistra a destra, Lombini è esausto a terra, il Lepo e Franz festeggiano il Capitano saltandogli addosso, Missi saluta il portiere dei riminesi osservato da Rosaldi, Steve e il Pudro (seminascosto). Lorre è raggiante, Pane è stanco ma felice: 9 minuti dopo, la consegna della coppa.

I CAMPIONI... SENZA CONFINI

Lombini

7

12

dodici gol in un torneo così stressante si commentano da soli: il "ciccio" è la nostra punta di diamante, il goleador che non tradisce: tecnica, velocità, grinta tutte insieme. Con una tripletta contro gli Ingegneri Chimici, tiene in corsa i gialloblù. Decisivo. Voto 9

il Pudro

7

6

scacciato il diavolo da dentro di sè, o più probabilmente digeriti i bagordi della sera prima, diventa titolare in silenzio e si rivela la chiave per equilibrare una squadra troppo offensiva. Tatticamente fondamentale. Voto 8

Rosaldi

7

5

come sempre bravissimo, si alterna col Pudro e dà un notevole contributo in ogni zona del campo con grande classe e qualità, segnando anche gol importanti. Assolutamente completo. Voto 7,5

Panini

7

3

probabilmente è stato il miglior giocatore del torneo, il Panini più forte e determinante che si sia mai visto con la maglia dell'AFATEAM: in difesa si è disimpegnato con interventi di squisita fattura e nella finale ha letteralmente sbranato la Tersillo con la sua grinta. Trascinatore. Voto 9

il Capitano

7

1

un anno di calcetto con la GIN gli ha giovato: aveva fatto una promessa e l'ha mantenuta alla grande: la vittoria è arrivata grazie ad un suo istigatorio gol e alla sua costante solidità difensiva. Stavolta non è rimasto sul prato ad abbronzarsi (del resto non ne avrebbe bisogno). Muro nero. Voto 8

Franz

7

-

chiamato a raccogliere l'eredità di Ale con incauta sfrontatezza ("Se Ale è bravo in porta, io sono meglio di sicuro"), l'amico di Missi delude in avvio, poi reagisce e si rivela fondamentale con due paratone in finale. Dramma col lieto fine. Voto 7

Steve

6

2

al posto di Saverio, il Capitano porta con sè questo ragazzone con le credenziali del bomber di razza. Sfavorito da schema e compagni inediti, non punge ma quando serve si alza dalla panchina per tenere palla e affondare i vignolesi con due gol. Utile e umile. Voto 6

Missi

6

1

il suo attaccamento alla maglia (quando non la lancia al manager per goliardica protesta) è sempre una garanzia. Quando entra in campo ci mette polmoni e cuore oltre ogni limite, correndo per due. Elettrico. Voto 6,5

il Lepo

4

-

irruento come al solito, trova il modo di stordire Franz con una sassata in fronte da restarci secchi, ma poi si fa perdonare facendo il suo in porta e sostenendo sempre i compagni dalla panchina. Ultrà. Voto 6

Ciccio

1

-

amico di Lombini, gioca uno spezzone della prima partita senza lasciare traccia. Se ne va senza proferire verbo. Meteora. Voto S.V.

Lorre

manager

stavolta ha guidato ottimamente la squadra, gestendo bene i cambi, dimostrando polso e fermezza nelle sue decisioni, a costo di attirare polemiche più o meno velate ma con l'obiettivo unico e dichiarato della vittoria. Missione compiuta. Voto 7

TUTTI I NUMERI DEL TORNEO "SENZA CONFINI" 2004

LA CLASSIFICA DEL GIRONE UNICO

Squadra

Punti

Giocate

Vinte

Perse

TERSILLO F.C.

15

6

5

1
AFATEAM

12

6

4

2
Edelweiss

12

6

4 2
F.C. Attila

9

6

3 3
Ingegneri Chimici

6

6

2 4
Cazzeggio

6

6

2 4
Helvetia Mosaico

3

6

1 5

PREMIO FAIR-PLAY: Helvetia Mosaico

LA FINALISSIMA

TERSILLO F.C. - AFATEAM 5-6 (primo tempo 5-1)