ARGENTINA

TROFEI VINTI:
2 Mondiali (1978 e 86); 2 ori Olimpiadi (2004 e 08); 1 Confederations Cup (1992);
14 Coppe America (1921, 25, 27, 29, 37, 41, 45, 46, 47, 55, 57, 59/1, 91 e 93);
6 Mondiali U20 (1979, 95, 97, 2001, 05 e 07); 5 Sudamericani U20 (1967, 97, 99, 2003 e 15)

Finali e 2° posti:
3 finali Mondiali (1930, 90 e 2014); 2 argenti Olimpiadi (1928 e 96); 2 finali Confederations Cup (1995 e 2005);
4 finali Coppa America (2004, 07, 15 e 16)

ARGENTINA
13p-6g (1937-1946)

Independiente (1937-50: 362p-151g),
Newell's Old Boys (51-52: 23p-1g)

Anche suo figlio, Vicente junior, giocò a lungo nell'Independiente: vinse 3 campionati e 2 Libertadores e giocò 6 partite con l'Argentina

Ha partecipato alle Coppe America 1937* (segnò i 2 gol decisivi al Brasile nello spareggio e fu eletto mvp della manifestazione a soli 19 anni), 45* e 46*, tutte e tre vinte. Bandiera dell'Independiente, conquistò 3 campionati e formò con Erico e Sastre un tridente entrato nella storia del calcio argentino. Maestro del dribbling, nel '39 contro il River Plate anticipò il gol del secolo di Maradona: saltò 5 avversari, fintò il passaggio e infilò il portiere in uscita. Soprannome "Capote"

Buenos Aires (Argentina), Monumental, 25 giugno
ARGENTINA-Olanda 3-1 dts
GOL 38' e 104' Kempes, 82' Nanninga, 114' Bertoni
ARGENTINA: Fillol; Olguìn, Tarantini; A. Gallego, L. Galvàn, Passarella; Bertoni, Ardiles (Larrosa), Luque, Kempes, Ortiz (Houseman). Ct: Menotti.
OLANDA (Krol, Haan, Neeskens, Rep, Rensenbrink. Ct: Happel)

MONDIALI 1978 in Argentina

Gironi di semifinale

Finale 3° posto

Gruppo A: Olanda 5 punti; ITALIA 3 punti; Germania Ovest 2 punti, Austria 2 punti

Brasile-ITALIA 2-1

Gruppo B: Argentina 5 punti (+8 d.r.); Brasile 5 punti (+5 d.r.); Polonia 2 punti, Perù 0 punti

Capocannoniere del torneo: Mario Kempes (Argentina), 6 gol

Daniel PASSARELLA  

25.05.1953, Chacabuco, ARGENTINA
ruolo: libero (1,76)

Nazionale: 70p-22g ARGENTINA (1976-1986)
Convocazioni: Mondiali 1978 (#19), Coppa America 1979, 
Mondiali 1982 (#15), Mondiali 1986 (#6, non scese mai in campo)

Altre vittorie importanti:
Campionati ARG 1975/N, 75/M, 77/M, 79/N, 79/M, 80/M, 81/N
CARRIERA     BIOGRAFIA

record: ha detenuto il record di maggior numero di gol segnati in carriera da un difensore: 153 in tutte le competizioni (il suo primato nel '76, da calciatore argentino dell'anno: addirittura 24 gol in campionato!), superato poi dall'olandese Ronald Koeman/premi: inserito tra i campioni selezionati da Pelè in "Fifa 100". E' l'unico argentino 2 volte Campione del Mondo (1978 e '86): nel '78, in casa, alzò la coppa da capitano e fu inserito nel TopTeam della manifestazione ma 8 anni dopo, in Messico, non giocò nemmeno un minuto causa infortunio e, si narra, dissapori con Maradona. Inserito nel Top11 sudamericano del XX° Secolo/curiosità: libero tra i più forti e carismatici nella storia del calcio, coniugava eleganza e visione di gioco e, all'occorrenza, usava le maniere forti. Dotato di un mancino preciso e potente, era ottimo esecutore di rigori e punizioni. Guidava la difesa con grande personalità e si faceva rispettare anche nel gioco aereo, nonostante la media statura. Vinse 7 titoli argentini con il River Plate e, dopo il Mundial '82, si trasferì in Italia: prima alla Fiorentina, dove nel 1986 stabilì il primato di gol per un difensore in Serie A (11), poi all'Inter. Soprannomi "El Caudillo" (il generale) e "il guerriero di Chacabuco"

Coppe Internazionali: ?p-?g (...)

1974-82 River Plate-ARG 266-90

1982-86 Fiorentina-ITA 109-26

1986-88 Inter-ITA 44-9

1988-89 River Plate-ARG 32-9

Città del Messico (Messico), Azteca, 29 giugno
ARGENTINA-Germania Ovest 3-2
GOL 22' Brown; 55' Valdano, 73' Rummenigge, 81' Voeller, 83' Burruchaga
ARGENTINA: Pumpido; Cuciuffo, Olarticoechea; Batista, Ruggeri, Brown; Burruchaga (Trobbiani), Giusti, H. Enrique, Maradona, Valdano. Ct: Bilardo.
GERMANIA OVEST (Schumacher, Briegel, Brehme, Matthaus, Magath. Ct: Beckenbauer)

MONDIALI 1986 in Messico

Ottavi di finale

Argentina-Uruguay 1-0

Belgio-Urss 4-3 dts

Messico-Bulgaria 2-0

Francia-ITALIA 2-0

Inghilterra-Paraguay 3-0

Spagna-Danimarca 5-1

Germania Ovest-Marocco 1-0

Brasile-Polonia 4-0

Quarti di finale

Semifinali

Argentina-Inghilterra 2-1

Argentina-Belgio 2-0

Belgio-Spagna 1-1 dts poi 5-4 rig

Messico-Germania Ovest 0-0 dts poi 1-4 rig

Germania Ovest-Francia 2-0

Francia-Brasile 1-1 dts poi 4-3 rig

Finale 3° posto

Francia-Belgio 4-2 dts

Capocannoniere del torneo: Gary Lineker (Inghilterra), 6 gol

Diego Armando MARADONA  

30.10.1960, Lanus, ARGENTINA
ruolo: centrocampista offensivo (1,68)

Nazionale: 91p-34g ARGENTINA (1977-1994)
Convocazioni: Mondiali U20 1979, Coppa America 1979, Mondiali 1982,
Mondiali 1986, Coppa America 1987, Coppa America 1989,
Mondiali 1990, Mondiali 1994 (sempre #10)

Altre vittorie importanti:
Coppa Uefa 1989 (Napoli)
Scudetti ITA 1987 e 90 (Napoli)
Campionato ARG 1981/M (Boca Juniors)
CARRIERA     BIOGRAFIA

record: ha detenuto i record di presenze e gol con la maglia dell'Argentina, successivamente superati. Capocannoniere del campionato argentino nel 1978 (M 22 gol), 79 (M 14 e N 12) e 80 (M 25 e N 18). Capocannoniere del campionato italiano nel 1988 (15 gol) ed iscritto alla "Hall of Fame" della Serie A/premi: Calciatore sudamericano dell'anno 1979 e 80, è stato eletto miglior calciatore argentino di sempre. "Guerin d'oro" 1985. Inserito nel TopTeam dei Mondiali 1986 (quale miglior giocatore) e 90. Nel 2002 è stato inserito nel TopTeam della storia dei Mondiali (21p-8g). Insignito nel 1995 del "Pallone d'Oro" alla carriera e scelto quale "Pallone d'Oro" alternativo (il premio era riservato ai soli calciatori europei) nel 1986 e '90. Inserito tra i campioni selezionati da Pelè in "Fifa 100"/curiosità: trequartista mancino, compatto e dotato di uno straordinario dribbling in velocità, "El Pibe de Oro" è considerato all'unanimità, insieme a Pelè, il miglior calciatore di sempre. Il brasiliano, esempio di perfezione stilistica, è stato forse il più forte e ha vinto 3 Mondiali alla testa di un Brasile inarrivabile, senza mai confrontarsi con il calcio europeo. Diego, di umili origini, forte di un carisma magnetico ed una personalità estroversa e rivoluzionaria, è stato probabilmente il più grande. Nel 1986 ha portato al successo iridato un'Argentina povera di stelle firmando nella stessa partita (il quarto di finale contro l'Inghilterra) la doppietta che meglio lo rappresenta: prima la furba "mano de Dios" ad anticipare l'uscita di Shilton (foto sopra) e vendicare il suo popolo maltrattato dagli inglesi, poi il gol del secolo partendo da centrocampo e saltando in velocità cinque avversari ed il portiere: "Sul primo gol Dio mi ha dato una mano, col secondo gli ho fatto un regalo", disse. Sbarcato in Europa dopo le meraviglie in patria con la maglia dell'Argentinos Juniors ed un Mondiale '82 finito male tra le grinfie del mastino italiano Gentile, ha dovuto sopportare le durezze dei difensori spagnoli: un intervento assassino del basco Goikoetxea gli mandò in frantumi la caviglia compromettendo l'avventura al Barcellona. Nel 1984 il clamoroso trasferimento al Napoli: subito adottato dal pubblico partenopeo, ha reso competitivo il club azzurro come mai in passato, entrando in piena sintonia con i compagni ed il popolo adorante. Sotto il Vesuvio ha regalato prodezze da autentico genio del calcio (il gol da centrocampo al Verona, la punizione impossibile contro la Juventus) e vinto due storici Scudetti (1987 e 90) quando la Serie A (ricca di fuoriclasse stranieri) era il campionato più bello del mondo, trionfando anche in Europa (Coppa Uefa '89): la sua maglia numero 10 è stata poi ritirata dalla società. La sregolatezza del personaggio, la sua tendenza all'eccesso e le cattive compagnie di un ambiente capace di esaltarlo senza proteggerlo hanno sporcato il finale, con la dipendenza dalla cocaina scoperta dall'antidoping e la fuga dall'Italia, dopo 7 anni da assoluto protagonista ed un Mondiale '90 di emozioni forti: prima la semifinale al San Paolo contro gli azzurri, vinta ai rigori dopo aver cercato di convincere i napoletani a tifare Argentina, poi gli assordanti fischi dei tifosi italiani ("Hijos de puta...", il labiale di Diego) prima della brutta finale contro la Germania, persa a causa di un rigore inesistente realizzato da Brehme. Ripartito dal Siviglia, nel '94 arriva al suo quarto Mondiale tirato a lucido e risorge con il gran gol alla Grecia, prima di cadere nuovamente all'antidoping per una sostanza probita. La vita del "Diez", del resto, è stata sempre così: tanti colpi ricevuti, altrettanti restituiti ad effetto dall'alto della sua classe infinita, tante cadute fragorose, altrettante risalite verso il firmamento del calcio, il luogo adatto ad un talento come il suo: unico, dannato e meraviglioso

Coppe Internazionali: 32p-13g (Barcellona 7p-8g, Napoli 25p-5g)

1976-80 Argentinos Juniors-ARG 166-116

1981-82 Boca Juniors-ARG 40-28

1982-84 Barcellona-SPA 36-22

1984-91 Napoli-ITA 188-81

1992-93 Siviglia-SPA 26-5

1993-94 Newell's Old Boys-ARG 5

1995-97 Boca Juniors-ARG 30-7

.

.

.

ARGENTINA
50p-16g (1987-2002)

River Plate (1985-88: 53p-8g), Verona (88-89:
21p-3g), Atalanta (89-92: 85p-26g), Roma
(92-93: 15p-4g), Benfica (94-95: 23p-8g),
Boca Juniors (95-99: 74p-32g), Dundee Fc
(2000-01: 21p-7g), Rangers (01-03: 50p-12g)

Ha partecipato ai Mondiali 1990 (firma 2 gol decisivi: al Brasile negli ottavi e all'Italia in semifinale, infrangendo l'imbattibilità di Walter Zenga ma, squalificato, non gioca la finale), 94 (2 gol) e 2002, alle Coppe America 1987, 89 e 91* e alla Confederations Cup 1992* (a segno in finale). Spalla ideale di Maradona e iconico a suo modo, fece bene un po' ovunque ma incappò nel '93 in una lunga squalifica per cocaina. Detto "Figlio del vento" per le folate offensive sulla fascia, lasciò la Nazionale poichè rifiutò di tagliarsi i lunghi capelli

Atene (Grecia), Olimpico Spyros Louis
ARGENTINA-Paraguay 1-0
GOL 18' Tevez
ARGENTINA: Lux; Coloccini, Ayala, Heinze; Mascherano, Rosales, Luis Gonzalez; Delgado (Clemente Rodriguez), D'Alessandro, Kily Gonzalez; Tevez. Ct: Bielsa.
PARAGUAY (Gamarra, Enciso, Julio Gonzalez)

OLIMPIADI 2004 ad Atene

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Argentina-Costa Rica 4-0

Argentina-ITALIA 3-0

ITALIA-Iraq 1-0

ITALIA-Mali 1-0 dts

Paraguay-Corea del Sud 3-2

Paraguay-Iraq 3-1

Iraq-Australia 1-0

Capocannoniere del torneo: Carlos Tevez (Argentina), 8 gol

Pechino (Cina), Stadio Nazionale
ARGENTINA-Nigeria 1-0
GOL 58' Di Maria
ARGENTINA: S. Romero; Zabaleta, Garay, Pareja, Monzon; F. Gago, Riquelme, Mascherano, Di Maria (Banega); Messi (Lavezzi), Aguero (J. E. Sosa). Ct: Batista.
NIGERIA (Okoronkwo, Odemwingie, Obinna. Ct: Siasia)

OLIMPIADI 2008 a Pechino

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Argentina-Olanda 2-1 dts

Argentina-Brasile 3-0

Brasile-Belgio 3-0

Brasile-Camerun 2-0 dts

Nigeria-Costa d'Avorio 2-0

Nigeria-Belgio 4-1

Belgio-ITALIA 3-2

Capocannoniere del torneo: Giuseppe Rossi (Italia), 4 gol

BOLIVIA
45p-16g (1947-63)

Bolivar (1947-60 e 63-66),
San Lorenzo (58: 3p-1g),
Once Caldas (61-62: 26p-9g)

Ha partecipato ai Mondiali 1950 e alle Coppe America 1947, 49, 53, 59/1 e 63*. Secondo miglior marcatore nella storia della sua Nazionale, a 37 anni ha segnato 2 gol al Brasile nello storico 5-4 che ha regalato alla Bolivia la Coppa America 1963, diventando un eroe nazionale (nella foto: portato in trionfo)

BRASILE

TROFEI VINTI:
5 Mondiali (1958, 62, 70, 94 e 2002); 1 oro Olimpiadi (2016);
4 Confederations Cup (1997, 2005, 09 e 13); 9 Coppe America (1919, 22, 49, 89, 97, 99, 2004, 07 e 19);
5 Mondiali U20 (1983, 85, 93, 2003 e 11); 11 Sudamericani U20 (1974, 83, 85, 88, 91, 92, 95, 2001, 07, 09 e 11)

Finali e 2° posti:
2 finali Mondiali (1950 e 98); 3 argenti (1984, 88 e 2012) e 2 bronzi (1996 e 2008) Olimpiadi;
1 finale Confederations Cup (1999); 2 finali Coppa America (1983 e 95); 2 finali Concacaf Gold Cup (1996 e 2003)

COPPA AMERICA 1949 in Brasile

Rio de Janeiro, Sao Januario (spareggio del Girone)
BRASILE-Paraguay 7-0
GOL 17', 27' e 48' Ademir, 43' e 70' Tesourinha, 72' e 89' Jair R.
BRASILE: Barbosa; Augusto, Mauro; Ely, Danilo Alvim, Noronha; Tesourinha, Zizinho, Ademir, Jair R., Simao. All: F. Costa.
PARAGUAY 2° (Lopez Fretes, D. Arce. All: Fleitas Solich)

Girone unico: Brasile 12 punti, Paraguay 12 punti; Perù 10 punti, Bolivia 8 punti, Cile 5 punti, Uruguay 5 punti, Ecuador 2 punti, Colombia 2 punti

Capocannoniere del torneo: Jair R. (Brasile), 9 gol

ADEMIR Menezes  

08.11.1922, Recife, BRASILE
ruolo: centravanti (1,76)

Nazionale: 39p-32g BRASILE (1945-1953)
Convocazioni: Coppa America 1945, Coppa America 1946,
Coppa America 1949, Mondiali 1950 (#14), Coppa America 1953

Altre vittorie importanti:
Campionato Sudamericano dei Campioni 1948 (Vasco da Gama)
Campionati Carioca 1946 (Fluminense), 1945, 49, 50 e 52 (Vasco da Gama)
...
CARRIERA     BIOGRAFIA

record e premi: capocannoniere dei Mondiali 1950 (9 gol) ed inserito nel Top11 della manifestazione, conclusa al secondo posto e culminata nel dramma sportivo del "Maracanazo". Capocannoniere del campionato Carioca nel 1949 (31 gol) e 50 (25 gol)/curiosità: nel 1949, con una tripletta al Paraguay nella finale spareggio, regalò al Brasile la Coppa America dopo 27 anni di attesa. Attaccante veloce e potente, si narra che la sua straordinaria abilità tecnica costrinse i tecnici avversari a cambiare sistema di gioco schierando un difensore centrale in più al fine di limitarne la capacità realizzativa. Con Zizinho e Jair Rosa Pinto formò uno dei migliori reparti offensivi nella storia della Nazionale brasiliana. Nome completo: Ademir Marques de Menezes. Soprannome "Queixada" per il mento pronunciato

Coppe Internazionali: ?p-?g (...)

1939-41 e 57 Sport Recife-BRA

1942-45 e 48-56 Vasco da Gama-BRA 429-301

1946-47 Fluminense-BRA 77-64

BRASILE
39p-22g (1940-56)

Madureira (1938-42), Vasco da Gama (43-46:
71p-27g), Flamengo (47-49: 87p-62g), Palmeiras
(49-55: 241p-71g), Santos (56-60: 196p-34g),
San Paolo (61: 31p-2g)

Ha partecipato ai Mondiali 1950 e alle Coppe America 1945, 46, 49* e 56. Capocannoniere della Coppa America 1949 (9 gol, 2 nella finale spareggio contro il Paraguay). Inserito nel Top11 dei Mondiali 1950. Durante il periodo al Santos, alla fine della sua lunghissima carriera, seguì il giovane Pelè con lezioni individuali su posizionamento in campo e tiro

Stoccolma (Svezia), Rasundastadion, 29 giugno
Svezia-BRASILE 2-5
GOL 3' Liedholm, 9' e 32' Vavà; 55' e 90' Pelè, 68' Zagallo, 80' Simonsson
BRASILE: Gilmar; Djalma Santos, Nilton Santos; Zito, Bellini, Orlando; Garrincha, Didì, Vavà, Pelè, Zagallo. Ct: Feola.
SVEZIA (Hamrin, Gren, Skoglund. Ct: Raynor)

MONDIALI 1958 in Svezia

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Galles 1-0

Brasile-Francia 5-2

Francia-Germania Ovest 6-3

Francia-Irlanda del Nord 4-0

Svezia-Urss 2-0

Svezia-Germania Ovest 3-1

Germania Ovest-Jugoslavia 1-0

Capocannoniere del torneo: Just Fontaine (Francia), 13 gol

Mario ZAGALLO  

09.08.1931, Maceiò, BRASILE
ruolo: ala sinistra (1,72)

Nazionale: 33p-5g BRASILE (1958-1964)
Convocazioni: Mondiali 1958 (#7),
Coppa America 1959/1, Mondiali 1962 (#21)

Altre vittorie importanti:
Campionati Carioca 1953, 54, 55 (Flamengo), 1961 e 62 (Botafogo)
...
...
CARRIERA     BIOGRAFIA

record/premi: inserito nel Top11 dei Mondiali 1962. Iscritto alla "Hall of Fame" del calcio brasiliano/curiosita: il suo innesto in un Brasile pieno di talenti offensivi servì ad equilibrare tatticamente una squadra sempre sbilanciata all'attacco. Autentico "talismano" della Nazionale verdeoro, ai Mondiali ha giocato 12 partite e segnato 2 gol (uno nella finale 1958) con un bilancio di 10 vittorie e 2 pareggi. E' la prima persona ad aver vinto i Mondiali sia da giocatore (1958 e 62) che da tecnico (1970): dopo di lui, il tedesco Beckenbauer

Coppe Internazionali: ?p-?g (...)

1949 America-BRA ?

1951-58 Flamengo-BRA 217-30

1959-65 Botafogo-BRA ?

Santiago (Cile), Estadio Nacional, 17 giugno
BRASILE-Cecoslovacchia 3-1
GOL 15' Masopust, 17' Amarildo; 68' Zito, 77' Vavà
BRASILE: Gilmar; Djalma Santos, Nilton Santos; Zito, Mauro, Zòzimo; Garrincha, Didì, Vavà, Amarildo, Zagallo. Ct: A. Moreira.
CECOSLOVACCHIA (Schrojf, Pluskal, Popluhar, Scherer. Ct: Vytlacil)

MONDIALI 1962 in Cile

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Cile-Urss 2-1

Cile-Brasile 1-3

Cile-Jugoslavia 1-0

Brasile-Inghilterra 3-1

Cecoslovacchia-Ungheria 1-0

Cecoslovacchia-Jugoslavia 4-2

Jugoslavia-Germania Ovest 1-0

Capocannonieri del torneo: Florian Albert (Ungheria), Garrincha e Vavà (Brasile), Valentin Ivanov (Urss), Drazan Jerkovic (Jugoslavia) e Leonel Sanchez (Cile), 4 gol

Manè GARRINCHA  

28.10.1933, Pau Grande, BRASILE
ruolo: ala destra (1,69)

Nazionale: 50p-12g BRASILE (1955-1966)
Convocazioni: Coppa America 1957, Mondiali 1958 (#11),
Coppa America 1959/1 (#17), Mondiali 1962 (#7), Mondiali 1966 (#16)

Altre vittorie importanti:
Campionati Carioca 1957, 1961 e 62 (Botafogo)
...
...
CARRIERA     BIOGRAFIA

premi: iscritto alla "Hall of Fame" del calcio brasiliano, è universalmente considerato l'interprete più spettacolare del ruolo di ala destra e tra i più grandi dribblatori che la storia del calcio ricordi. Inserito nel TopTeam dei Mondiali 1958 e 62. Eletto miglior giocatore dei Mondiali 1962 e capocannoniere del torneo (4 gol). Nello stesso anno fu eletto miglior giocatore del campionato brasiliano e, decenni dopo, scelto quale "Pallone d'Oro" alternativo (il premio era riservato ai soli calciatori europei). Eletto miglior giocatore del campionato Carioca nel 1957, 61 e 62. Inserito nel Top11 sudamericano del XX° Secolo/curiosità: afflitto da diversi difetti congeniti (il più evidente: 6 cm di differenza tra una gamba e l'altra), i medici gli sconsigliarono di praticare il calcio ma il talento naturale ebbe la meglio: con lui in campo, il Brasile vinse 2 Mondiali consecutivi e perse una sola volta in 50 partite. Il soprannome "Garrincha", attribuitogli in tenera età da una sorella, si riferisce ad un piccolo passero tropicale e, in ambito calcistico, si adatta perfettamente al particolare tipo di andatura sul campo da gioco, dovuta al suo handicap fisico, simile a quella di un uccellino che saltella. Altro soprannome significativo: "Alegria do Povo" (gioia del popolo), in contraltare con la triste e prematura morte (a 49 anni), causata da alcol ed eccessi. Nome completo: Manoel Francisco dos Santos, detto "Manè"

Coppe Internazionali: ?p-?g (...)

1953-65 Botafogo-BRA 236-85

1966 Corinthians-BRA 10-2

1969 Flamengo-BRA 15-4

PELE'  

23.10.1940, Tres Coracoes, BRASILE
ruolo: attaccante (1,73)

Nazionale: 92p-77g BRASILE (1957-1971)
Convocazioni: Mondiali 1958 (#10), Coppa America 1959 (#21),
Mondiali 1962 (#10), Mondiali 1966 (#10), Mondiali 1970 (#10)

Altre vittorie importanti:
Coppe Intercontinentali 1962 e 63 (Santos)
Coppe Libertadores 1962 e 63 (Santos)
Campionati BRA ("Taca Brasil") 1961, 62, 63, 64, 65 e 68 (Santos)
CARRIERA     BIOGRAFIA

record: è l'unico calciatore al mondo ad avere vinto 3 Mondiali (1958, 62 e 70) ed è considerato all'unanimità il migliore della storia e simbolo planetario del "futbol", come e più dell'argentino Maradona, a differenza del quale non si è mai confrontato con il calcio europeo se non in Nazionale ed in numerose tournèe e partite amichevoli. La FIFA gli riconosce il record di gol realizzati in carriera: 1.281 in 1.363 partite complessive, 767 in 831 partite ufficiali (media gol di 0,92), 541 in 560 partite di campionato. Gli si riconoscono 8 gol in una sola partita nel '64, 6 cinquine, 30 quaterne e 92 triplette. Nel '69 il suo 1.000° gol, segnato su rigore al Vasco da Gama, divenne una festa di popolo. Detiene il record di gol con la maglia del Brasile (77 in 13 anni: media di 0,83) e del Santos (643 in 19 anni: media di 0,98). Capocannoniere della Coppa America 1959 (8 gol), della Coppa Libertadores 1965 (8 gol), della "Taca Brasil" nel 1961, '63 e '64 e per 11 volte del campionato Paulista (dal 1957 al '65, nel '69 e nel '73)/premi: eletto dalla FIFA e dall'IFFHS "calciatore del XX° secolo", il Brasile lo ha dichiarato "tesoro nazionale e patrimonio storico-sportivo dell'umanità". Inserito nel TopTeam dei Mondiali 1958 e '70 (mvp). Nel 2002 è stato inserito nel TopTeam della storia dei Mondiali (14p-12g). Insignito nel 2013 del "Pallone d'Oro" alla carriera e scelto quale "Pallone d'Oro" alternativo (il premio era riservato ai soli calciatori europei) nel 1958, 59, 60, 61, 63, 64 e 70: con sette trofei, sarebbe stato un record. Inserito tra i campioni selezionati da se stesso in "Fifa 100"/curiosità: figlio di Dondinho, calciatore di buon livello e primo mentore, il suo sorprendente talento emerge fin da ragazzino, quando, scoperto dall'ex nazionale Waldemar de Brito, entra nelle giovanili del Santos e debutta in prima squadra a nemmeno 16 anni. In Brasile sarà il suo unico club, col quale vincerà 6 titoli brasiliani, 10 campionati Paulista e conquisterà 2 volte la Libertadores (15p-17g) ed altrettante l'Intercontinentale (3p-7g), segnando la cifra record di 643 gol in 656 partite. Le sue qualità innate e straordinarie, educate dal padre alla "jinga" sin da bambino, sono un mix perfetto tra l'istinto primordiale del gioco e l'armonia dei movimenti in un fisico compatto e scattante, tecnico e resistente, perfettamente strutturato per giocare a calcio. Il Ct della Nazionale verdeoro Vicente Feola lo convoca 17enne ai Mondiali di Svezia, dove le sue prodezze contribuiscono a riscattare il calcio brasiliano dai pregiudizi europei che descrivevano i calciatori brasiliani giocolieri selvaggi privi di tattica e gioco di squadra: il giovanissimo Pelè, in maglia blu, si fa beffe dei marcantoni svedesi, firma una doppietta nel 5-2 che vale la prima Coppa Rimet del Brasile (il suo 1° gol con "sombrero" e tiro al volo sarà eletto tra i migliori della storia dei Mondiali) e piange di gioia sulla spalla del portiere Gilmar. Quattro anni dopo, in Cile, si fa male nel girone eliminatorio, viene sostituito da Amarildo ed assiste al bis Mondiale dei compagni trascinati da Garrincha (con entrambi in campo, il Brasile non ha mai perso una partita). Nel '66 le rudezze dei difensori europei lo tolgono di mezzo e i verdeoro non superano la prima fase. Il terzo trionfo avviene nel '70, quando il 30enne Pelè è la stella di un Brasile indimenticabile che in attacco schiera i cinque migliori numeri 10 del Paese: oltre a lui, Jairzinho, Gerson, Tostao e Rivelino. Della finale vinta 4-1 contro l'Italia, che assegna definitivamente la Coppa Rimet al Brasile, resta nell'immaginario collettivo il suo gol dell'1-0, segnato di testa sovrastando il difensore azzurro Burgnich, detto "la roccia". A fine carriera contribuirà al lancio del "soccer" negli Stati Uniti, dando spettacolo con la maglia dei New York Cosmos, insieme a campioni europei quali Beckenbauer e Chinaglia. Nel 1981 parteciperà al film "Fuga per la vittoria" e regalerà al cinema una celebre rovesciata, estratto del suo sconfinato repertorio. Nome completo: Edson Arantes do Nascimento, inizialmente "Dico". Soprannomi "O Rey" e "La perla nera"

Coppe Internazionali: 18p-24g (Santos)

1956-74 Santos-BRA 173-100 in campionato (656-643 in totale), mvp sudamericano nel 1973

1975-77 New York Cosmos-USA 64-37 (sempre inserito nel TopTeam NASL, mvp nel 1976)

Città del Messico (Messico), Azteca, 21 giugno
BRASILE-Italia 4-1
GOL 18' Pelè, 37' Boninsegna; 65' Gerson, 70' Jairzinho, 86' Carlos Alberto
BRASILE: Felix; Carlos Alberto, Everaldo; Clodoaldo, Brito, Piazza; Jairzinho, Gerson, Tostao, Pelè, Rivelino. Ct: Zagallo.
ITALIA (Albertosi, Facchetti, S. Mazzola, Riva, Rivera. Ct: Valcareggi)

MONDIALI 1970 in Messico

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Perù 4-2

Brasile-Uruguay 3-1

Germania Ovest-Uruguay 1-0

Uruguay-Urss 1-0 dts

Messico-ITALIA 1-4

ITALIA-Germania Ovest 4-3 dts

Germania Ovest-Inghilterra 3-2 dts

Capocannoniere del torneo: Gerd Muller (Germania Ovest), 10 gol

COPPA AMERICA 1989 in Brasile

Rio de Janeiro (ultima e decisiva partita del Girone)
BRASILE-Uruguay 1-0
GOL 49' Romario
BRASILE: Taffarel; Aldair, Ricardo Gomes, Mauro Galvao, Branco; Mazinho, Dunga, Silas (Alemao), Valdo (Josimar); Bebeto, Romario. Ct: Lazaroni.
URUGUAY 2° (De Leon, Francescoli, Alzamendi, Ruben Sosa. Ct: Tabarez)

Fase eliminatoria

Girone finale

Gruppo A: Paraguay 6 punti, Brasile 6 punti; Colombia 4 punti, Perù 3 punti, Venezuela 1 punto

Brasile 6 punti; Uruguay 4 punti, Argentina 1 punto, Paraguay 1 punto

Gruppo B: Argentina 6 punti, Uruguay 4 pti (+4 d.r.); Cile 4 pti (+2 d.r.), Ecuador 4 pti (0 d.r.), Bolivia 2 pti

Capocannoniere del torneo: Bebeto (Brasile), 6 gol

BRASILE
45p-4g (1987-93)

Gremio (1984-88: 96p-18g), Benfica (88-91 e
95-97: 138p-19g), Paris Saint Germain (91-95:
115p-10g), Nagoya Grampus (97-98: 26p-4g),
Cruzeiro (98-99: 46p-7g), Santos (2000: 19p-1g),
Atletico Mineiro (01: 23p-1g), Juventude (02:
12p-2g), Botafogo (04: 44p-2g?)

Ha partecipato ai Mondiali 1986 (-) e 90, alle Olimpiadi 1988 e alle Coppe America 1987 e 89*. Punto di forza di Benfica e Paris Saint Germain, vanta una proficua carriera europea e frequenti apparizioni in Nazionale. Rientrato in Brasile, giocò fino a 40 anni. Inserito per un anno nel Top11 del campionato brasiliano ("Bola de Prata" 1998). Nome completo: Valdo Candido de Oliveira Filho

Los Angeles (Stati Uniti), Rose Bowl di Pasadena, 17 luglio
BRASILE-Italia 0-0 dts poi 3-2 rig
RIG  Baresi f, Marcio Santos p; Albertini, Romario; Evani, Branco; Massaro p, Dunga; R. Baggio f
BRASILE: Taffarel; Jorginho (Cafù), Branco; Mauro Silva, Aldair, Marcio Santos; Mazinho, Dunga, Romario, Zinho (Viola), Bebeto. Ct: Parreira.
ITALIA (Pagliuca, Benarrivo, P. Maldini, D. Baggio, Donadoni. Ct: Sacchi)

MONDIALI 1994 negli Stati Uniti

Ottavi di finale

Stati Uniti-Brasile 0-1

Svezia-Arabia Saudita 3-1

ITALIA-Nigeria 2-1 dts

Bulgaria-Messico 1-1 dts poi 3-1 rig

Olanda-Irlanda 2-0

Romania-Argentina 3-2

Spagna-Svizzera 3-0

Germania-Belgio 3-2

Quarti di finale

Semifinali

Brasile-Olanda 3-2

Brasile-Svezia 1-0

Svezia-Romania 2-2 dts poi 5-4 rig

ITALIA-Spagna 2-1

ITALIA-Bulgaria 2-1

Bulgaria-Germania 2-1

Finale 3° posto

Svezia-Bulgaria 4-0

Capocannonieri del torneo: Hristo Stoichkov (Bulgaria) e Oleg Salenko (Russia), 6 gol

COPPA AMERICA 1997 in Bolivia

La Paz, Hernando Siles
Bolivia-BRASILE 1-3
GOL 40' Edmundo, 45' E. Sanchez; 79' Ronaldo, 90' Zè Roberto
BRASILE: Taffarel; Cafù, M. Goncalves, Aldair, Roberto Carlos; Denilson, Dunga, Flavio Conceicao (Zè Roberto), Leonardo (Mauro Silva); Ronaldo, Edmundo (Paulo Nunes). Ct: Zagallo.
BOLIVIA (Cristaldo, Baldivieso, Etcheverry)

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Paraguay 2-0

Brasile-Perù 7-0

Messico-Perù 1-0

Perù-Argentina 2-1

Bolivia-Colombia 2-1

Bolivia-Messico 3-1

Messico-Ecuador 1-1 poi 4-3 rig

Capocannoniere del torneo: Luis Hernàndez (Messico), 6 gol

CONFEDERATIONS CUP 1997 in Arabia Saudita

Riyad (Arabia Saudita), King Fahd
BRASILE-Australia 6-0
GOL 15', 27' e 59' r Ronaldo, 38', 53' e 75' Romario
BRASILE: Dida; Cafù, Junior Baiano, Aldair, Roberto Carlos; Juninho Paulista, Dunga, Cesar Sampaio, Denilson; Ronaldo, Romario. Ct: Zagallo.
AUSTRALIA (Bosnich, Kewell, A. Vidmar, Viduka. Ct: Venables)

Fase eliminatoria

Semifinali

Finale 3° posto

Gruppo A: Brasile 7 punti, Australia 4 punti;
Messico 3 punti, Arabia Saudita 3 punti

Brasile-Repubblica Ceca 2-0

Repubblica Ceca-Uruguay 1-0

Gruppo B: Uruguay 9 punti, Repubblica Ceca 4 punti;
Emirati Arabi Uniti 3 punti, Sudafrica 1 punto

Australia-Uruguay 1-0 dts

COPPA AMERICA 1999 in Paraguay

Asunciòn, Defensores del Chaco
BRASILE-Uruguay 3-0
GOL 20' e 27' Rivaldo; 46' Ronaldo
BRASILE: Dida; Cafù, Joao Carlos, Zago, Roberto Carlos; Flavio Conceicao, Emerson, Rivaldo, Zè Roberto; Amoroso, Ronaldo. Ct: Luxemburgo.
URUGUAY (Zalayeta. Ct: Pua)

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Argentina 2-1

Brasile-Messico 2-0

Messico-Cile 2-1

Messico-Perù 3-3 poi 4-2 rig

Paraguay-Uruguay 1-1 poi 3-5 rig

Uruguay-Cile 1-1 poi 5-3 rig

Cile-Colombia 3-2

Capocannonieri del torneo: Rivaldo e Ronaldo (Brasile), 5 gol

Yokohama (Giappone), International Stadium, 30 giugno
BRASILE-Germania 2-0
GOL 67' e 79' Ronaldo
BRASILE: Marcos; Lucio, Edmilson, Roque Junior; Cafù, Kleberson, Gilberto Silva, Roberto Carlos; Ronaldinho (Juninho Paulista), Rivaldo; Ronaldo (Denilson). Ct: Scolari.
GERMANIA (Kahn, Hamann, Neuville, Klose, Bierhoff. Ct: Voeller)

MONDIALI 2002 in Giappone e Corea del Sud

Ottavi di finale

Brasile-Belgio 2-0

Giappone-Turchia 0-1

Corea del Sud-ITALIA 2-1 dts

Germania-Paraguay 1-0

Inghilterra-Danimarca 3-0

Senegal-Svezia 2-1 dts

Spagna-Irlanda 1-1 dts poi 3-2 rig

Stati Uniti-Messico 2-0

Quarti di finale

Semifinali

Brasile-Inghilterra 2-1

Brasile-Turchia 1-0

Turchia-Senegal 1-0 dts

Corea del Sud-Spagna 0-0 dts poi 5-3 rig

Corea del Sud-Germania 0-1

Germania-Stati Uniti 1-0

Finale 3° posto

Corea del Sud-Turchia 2-3

Capocannoniere del torneo: Ronaldo (Brasile), 8 gol

CAFU'  

07.06.1970, San Paolo, BRASILE
ruolo: terzino destro (1,76)

Nazionale: 142p-5g BRASILE (1990-2006)
Convocazioni: Coppa America 1991 (#13), Coppa America 1993 (#2),
Mondiali 1994 (#14), Coppa America 1997 (#2), Confederations Cup
1997 (#2), Mondiali 1998 (#2), Coppa America 1999 (#2),
Mondiali 2002 (#2), Mondiali 2006 (#2)

Altre vittorie importanti:
Coppe Intercontinent. 1992 e 93 (San Paolo) e Mond. Club 2007 (Milan)
Champions League 2007 (Milan)
Coppe Libertadores 1992 e 93 (San Paolo)
CARRIERA     BIOGRAFIA

record: detiene il record di presenze con la maglia del Brasile: 142 in 16 anni. Capitano della Nazionale verdeoro dal 2000 al 06, ha vinto 2 Mondiali e alzato il trofeo nel 2002 (inserito nel Top11 della manifestazione)/premi: ha vinto il Pallone d'Oro sudamericano nel 1994. Inserito tra i campioni selezionati da Pelè in "Fifa 100". Inserito per 2 anni nel Top11 del campionato brasiliano ("Bola de Prata" 1992 e 93). Inserito nella "Hall of Fame" della Roma, con cui vinse lo storico Scudetto 2001/curiosità: è l'unico calciatore ad aver disputato 3 finali Mondiali, peraltro consecutive: 1994, 98 e 2002. Nella competizione iridata vanta ben 20 partite, di cui 16 vinte. A livello di club, dopo i trionfi giovanili con la maglia del San Paolo, è stato per 11 anni grande protagonista nel campionato italiano: alla Roma diede il massimo della sua esuberanza atletica poi visse una dorata seconda giovinezza nel Milan (a 37 anni conquistò Champions League e Mondiale per Club). Nome completo: Marcos Evangelista de Moraes. Soprannome "Pendolino" per la grande velocità nel coprire tutta la fascia

Coppe Internazionali: 79p-2g (Saragozza 1p, Roma 40p-2g, Milan 38p) ... 28p (San Paolo)

1989-94 San Paolo-BRA 98-7

1994-95 Saragozza-SPA 16

1995-96 Palmeiras-BRA 36-2

1997-2003 Roma-ITA 163-5

2003-08 Milan-ITA 119-4

COPPA AMERICA 2004 in Perù

Lima, Estadio Nacional
BRASILE-Argentina 2-2 poi 4-2 rig
GOL 20' Kily Gonzalez r, 45' Luisao; 87' C. Delgado, 93' Adriano
RIG  D'Alessandro p, Adriano; Heinze f, Edu; Kily Gonzalez, Diego; Sorin, Juan
BRASILE: Julio Cesar; Maicon, Luisao (Cris), Juan, Gustavo Nery; Kleberson (Diego), Renato, Edu, Alex de Souza (Felipe); Adriano, Luis Fabiano. Ct: Parreira.
ARGENTINA (Abbondanzieri, Ayala, J. Zanetti, Tevez. Ct: Bielsa)

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Messico 4-0

Brasile-Uruguay 1-1 poi 5-3 rig

Uruguay-Colombia 2-1

Uruguay-Paraguay 3-1

Perù-Argentina 0-1

Argentina-Colombia 3-0

Colombia-Costa Rica 2-0

Capocannoniere del torneo: Adriano (Brasile), 7 gol

BRASILE
48p-27g (2000-10)

Flamengo (2000-01 e 09-10: 56p-29g),
Inter (01-02 e 04-09: 123p-48g), Fiorentina
(02: 15p-6g), Parma (02-04: 37p-23g),
San Paolo (08: 21p-11g), Roma (10-11: 5p),
Corinthians (11: 4p-1g)

Ha partecipato ai Mondiali 2006 (2 gol), alla Coppa America 2004* (capocannoniere con 7 gol e decisivo in finale) e alle Confederations Cup 2003 e 05* (doppietta in finale). Bomber di devastante potenza scoperto giovanissimo dall'Inter, dotato di mezzi fisici e tecnici incredibili, poteva diventare l'erede di Ronaldo in nerazzurro e nella "Selecao" ma non mantenne le promesse a causa di eccessi vari, depressione, alcol e dolce vita. "Bola de Ouro" 2009 e capocannoniere del campionato brasiliano (19 gol). Soprannome "L'Imperatore"

BRASILE
79p-7g (2001-10)

Flamengo (1996-2001 e 16-19: 104p-6g),
Bayer Leverkusen (02-07: 139p-10g),
Roma (07-12: 118p-9g),
Internacional (12-15: 69p-4g)

Ha partecipato ai Mondiali 2006 e 10, alle Coppe America 2001, 04* e 07* (inserito nei TopTeam delle due manifestazioni vittoriose, nel 2004 realizza all'Argentina il rigore decisivo e nel 2007 alza la coppa da capitano) e alle Confederations Cup 2003, 05* e 09*. Centrale elegante con spiccato senso dell'anticipo e presente in zona gol, tra i migliori della sua generazione. Ha lasciato ottimi ricordi ovunque per la sua grande professionalità e corret-tezza. Nome completo: Juan Silveira dos Santos

CONFEDERATIONS CUP 2005 in Germania

Francoforte (Germania), Waldstadion
BRASILE-Argentina 4-1
GOL 11' e 63' Adriano, 16' Kakà, 47' Ronaldinho, 65' Aimar
BRASILE: Dida; Cicinho (Maicon), Roque Junior, Lucio, Gilberto; Emerson, Zè Roberto; Robinho (Juninho Per.), Kakà (Renato), Ronaldinho; Adriano. Ct: Parreira.
ARGENTINA (Sorin, J. Zanetti, Cambiasso, Riquelme, Tevez. Ct: Pekerman)

Fase eliminatoria

Semifinali

Finale 3° posto

Gruppo A: Germania 7 punti (+4 d.r.), Argentina 7 punti (+3 d.r.);
Tunisia 3 punti, Australia 0 punti

Germania-Brasile 2-3

Germania-Messico 4-3 dts

Gruppo B: Messico 7 punti, Brasile 4 punti (+2 d.r);
Giappone 4 punti (0 d.r.), Grecia 1 punto

Argentina-Messico 1-1 dts poi 6-5 rig

COPPA AMERICA 2007 in Venezuela

Maracaibo, El Pachencho
BRASILE-Argentina 3-0
GOL 4' Julio Baptista, 40' aut. Ayala; 69' Dani Alves
BRASILE: Doni; Maicon, Alex, Juan, Gilberto; Elano (Dani Alves), Mineiro, Josuè; Julio Baptista; Robinho (Diego), Vagner Love (F. Menegazzo). Ct: Dunga.
ARGENTINA (J. Zanetti, Cambiasso, Veròn, Riquelme, Messi. Ct: Basile)

Quarti di finale

Semifinali

Finale 3° posto

Brasile-Cile 6-1

Brasile-Uruguay 2-2 poi 5-4 rig

Messico-Uruguay 3-1

Venezuela-Uruguay 1-4

Argentina-Perù 4-0

Argentina-Messico 3-0

Messico-Paraguay 6-0

Capocannoniere del torneo: Robinho (Brasile), 6 gol

CONFEDERATIONS CUP 2009 in Sudafrica

Johannesburg (Sudafrica), Ellis Park
BRASILE-Stati Uniti 3-2
GOL 10' Dempsey, 27' Donovan; 46' e 73' Luis Fabiano, 85' Lucio
BRASILE: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Luisao, Andre Santos (Dani Alves); Gilberto Silva, Felipe Melo; Ramires (Elano), Kakà, Robinho; Luis Fabiano. Ct: Dunga.
STATI UNITI (Howard, Onyewu, Bocanegra, Altidore. Ct: Bradley)

Fase eliminatoria

Semifinali

Finale 3° posto

Gruppo A: Spagna 9 punti, Sudafrica 4 punti;
Iraq 2 punti, Nuova Zelanda 1 punto

Sudafrica-Brasile 0-1

Sudafrica-Spagna 2-3 dts

Gruppo B: Brasile 9 punti, Stati Uniti 3 punti (-2 d.r, 4 gol fatti);
ITALIA 3 punti (-2 d.r, 3 gol fatti), Egitto 3 punti (-3 d.r.)

Stati Uniti-Spagna 2-0